Tassi di Interesse Prestiti INPDAP: TAN e TAEG
Nel momento in cui si richiede un prestito, il costo è formato da diverse componenti:
- gli interessi, ossia TAG e TAEG;
- le commissioni (ad esempio quelle necessarie per l’apertura o la gestione della pratica);
- imposte;
- polizze assicurative;
- altre spese.
Quindi prima di richiedere un prestito è opportuno conoscere i tassi di interesse che vengono applicati. Questi variano a seconda della tipologia di prestito e bisogna fare sempre attenzione alla differenza tra TAN e TAEG.
TAN e TAEG
Prima di analizzare quali sono nel dettaglio i tassi di interesse associati ai prestiti INPDAP, è necessario precisare cosa sono il TAN e il TAEG. Premettiamo che sono due indicatori che permettono di valutare il costo di un finanziamento. Per legge è obbligatorio che vengano sempre indicati sia nei messaggi pubblicitari che nei preventivi.
- TAN, Tasso Annuo Nominale. E’ il tasso di interesse puro del finanziamento. Può essere fisso o variabile, inoltre è puro perché non tiene conto dei vari oneri aggiuntivi, come le spese di gestione delle pratiche di apertura credito, le spese assicurative e notarili, le commissioni che bisogna pagare.
- TAEG, Tasso Annuo Effettivo Globale. E’ il tasso che comprende tutti i costi connessi al prestito, come commissioni, imposte, polizze di assicurazione. E’ un indicatore molto importante per confrontare tra loro differenti prestiti e valutare il più conveniente. Il TAEG è sempre maggiore del TAN.
Prestiti INPDAP: Tassi di Interesse 2017
I tassi di interesse variano a seconda della tipologia di prestito erogato dall’INPS agli iscritti alla gestione ex INPDAP. Ecco i tassi in vigore nel 2017:
- Piccolo Prestito INPDAP: tasso fisso 4,25%. Il TAN è del 4,25%. Per il calcolo del TAEG bisogna conteggiare le spese aggiuntive, ossia il 0,50% di spese di amministrazione e la quota da versare al premio fondo rischi. Quest’ultima percentuale varia in base all’età del richiedente e alla durata del prestito e per calcolarla bisogna consultare le apposite tabelle. Questo prestito personale viene erogato direttamente dall’INPS ai dipendenti e pensionati pubblici e ha durata 1, 2, 3 o 4 anni.
- Prestiti Pluriennali Diretti INPDAP: tasso fisso 3,50%. Il TAN fisso è al 3,50%. Per calcolare il TAEG bisogna aggiungere le spese di amministrazione 0,50% e il premio fondo rischi, che varia in base all’età e alla durata del prestito, che può essere quinquennale o decennale. Questi prestiti finalizzati vengono erogati direttamente dall’INPS tramite le disponibilità di denaro presenti nel Fondo Credito.
- Prestiti Pluriennali Garantiti dall’INPDAP: TAN e TAEG. Sono finanziamenti finalizzati che vengono erogati da banche e società finanziarie convenzionate con l’INPS Gestione ex INPDAP e in cui l’ente previdenziale fa da garante per il rimborso del credito da parte degli iscritti alla Gestione Dipendenti Pubblici. TAN e TAEG non sono predefiniti, ma variano a seconda delle condizioni proposte dall’istituto di credito erogante. L’INPS pubblica periodicamente i tassi soglia TAEG che devono essere rispettati dalle banche con cui è convenzionata per i prestiti con cessione del quinto. Per quanto riguarda i costi, oltre allo 0,5% di spese di amministrazione da versare all’INPS, ci sono gli interessi e le spese amministrative della banca che eroga il finanziamento. Inoltre bisogna pagare un premio compensativo per il rischio di insolvenza, pari all’1,5% nel caso dei prestiti di 5 anni e al 3% per i prestiti di 10 anni (le percentuali salgono rispettivamente al 2% e al 4% nel caso in cui il richiedente sia un pensionato pubblico di oltre 65 anni di età).
TEGM Tassi Soglia di Usura
Ogni tre mesi la Banca d’Italia e l’INPS pubblicano la tabella aggiornata con i valori del TEGM e i tassi soglia, cioè i tassi oltre i quali il tasso di interesse diventa usuraio.
Il TEGM, Tasso Effettivo Globale Medio, è il tasso che viene preso come riferimento per il calcolo dei tassi di usura. Questo tiene conto di tutti i costi collegati al prestito, tranne tasse e imposte. Come per il TAN e il TAEG, anche il TEGM deve sempre essere riportato, per permettere al consumatore di controllare che il tasso di interesse sia inferiore al tasso soglia di usura.
Per conoscere i tassi soglia attualmente in vigore è possibile consultare le tabelle sul sito della Banca d’Italia o dell’INPS nella colonna “categoria di operazione”la voce “Prestiti contro cessione del quinto dello stipendio e della pensione” e controllare i Tassi Effettivi Globali Medi e i Tassi Soglia, espressi su base annua.