ISC – Indicatore Sintetico di Costo
ISC – Indicatore Sintetico di Costo
L’Indicatore Sintetico di Costo viene calcolato sommando:
- il Tasso Annuo Nominale (TAN) applicato al prestito;
- le spese di istruttoria;
- le spese accessorie.
Quindi rientrano nella composizione dell’ISC le imposte di bollo, le commissioni per l’incasso delle rate, i costi per l’apertura della pratica, i costi di assicurazione, i compensi riconosciuti agli eventuali intermediari e le altre spese previste contrattualmente legate all’erogazione del prestito.
Non rientrano invece nel calcolo del TAEG:
- gli oneri notarili (dovuti per la sottoscrizione dell’atto di mutuo e per l’iscrizione dell’ipoteca nel caso di richiesta di un mutuo ipotecario);
- gli interessi di mora;
- le imposte di registro e le spese previste per il recupero del credito in caso di inadempimento del debitore.
L’indicatore viene espresso in percentuale e misura il costo complessivo che il debitore deve sostenere per ottenere il finanziamento. Il suo valore deve essere indicato nei fogli informativi che illustrano le caratteristiche delle offerte di finanziamento e deve essere riportato nel modulo SECCI.
Nel modulo, consegnato alla persona che richiede il preventivo di un prestito, deve contenere l’indicazione del valore del tasso nominale, del tasso globale e la descrizione dettagliata delle diverse voci che compongono quest’ultimo.