INPDAP – Istituto nazionale previdenza dipendenti amministrazione pubblica
INPDAP – Istituto nazionale previdenza dipendenti amministrazione pubblica
L’INPDAP era l’Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica. Istituito nel 1994, dal 2011 è stato soppresso e, dal 1 gennaio 2012, le sue attività sono state trasferite all’INPS, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale.
Con l’entrata in vigore del Decreto Legge Salva Italia, il Decreto n. 201/2011 convertito con la Legge n. 214/2011, tutte le funzioni precedentemente svolte dall’INPDAP sono state trasferite all’INPS. È questo istituto che si occupa di:
- incassare i contributi pensionistici e volontari versati dai dipendenti pubblici;
- di erogare le pensioni e il TFR ai dipendenti a fine servizio;
- di gestire i servizi di previdenza complementare e le richieste di prestiti personali presentate dai dipendenti del settore pubblico;
- di erogare i prestiti ai dipendenti e ai pensionati del settore pubblico.
L’offerta di finanziamenti è composta da:
- piccoli prestiti: dipendenti e i pensionati iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali possono richiedere una somma di denaro che corrisponda a massimo otto mensilità, da rimborsare in 48 rate. Sono concessi con scadenze di 1, 2, 3 o 4 anni e a tasso fisso;
- prestiti pluriennali: hanno scadenza quinquennale o decennale e possono essere rimborsati con una rata massima pari a un quinto della pensione o dello stipendio mensile;
- mutui: destinati all’acquisto della prima casa o alla surroga di un mutuo ipotecario acceso per l’acquisto della casa di abitazione. Il mutuo viene concesso a tasso fisso o variabile e per un importo massimo di 300.000 euro.