Prestito Sociale Coop: è davvero sicuro per i risparmiatori?
Il mercato creditizio propone sempre più tipologie di prestiti personali, che prevedono condizioni e finalità d’impiego diverse, volte a soddisfare le richieste della clientela.
Tra le varie offerte si segnala il prestito sociale Coop, una soluzione dedicata ai soci di Coop Alleanza 3.0 che possono affidare i propri risparmi alla cooperativa, per contribuire così al suo sviluppo.
Il regolamento del prestito sociale introduce delle garanzie per i risparmiatori, finalizzate alla maggiore trasparenza possibile. Non solo, è previsto l’intervento di appositi organi di vigilanza indipendenti in caso di violazioni delle norme.
Prestito Sociale: che cos’è?
I prestiti sociali sono una particolare forma di finanziamento riservata alle realtà sociali classificate come cooperative. Non può quindi essere concesso a persone fisiche o aziende per scopi differenti da quelli del consorzio.
I soci cooperatori, intesi come persone fisiche, hanno l’opportunità di finanziare le società cooperative e i loro consorzi, a patto che siano:
- residenti in Italia;
- iscritti nel libro soci da almeno tre mesi.
La legge stabilisce che l’importo massimo di un prestito sociale è pari a:
- 72,180 euro per socio per le cooperative del settore agricolo ed edile;
- 36,090 euro per tutte le altre tipologie di cooperative.
I limiti vengono aggiornati a cadenza triennale dal Ministero del Lavoro in relazione all’indice Istat dei pezzi al consumo.
Prestito Sociale Coop: che cos’è? Quali sono i vantaggi?
Il Prestito Sociale Coop permette ai soci di affidare i propri risparmi alla Cooperativa e contribuire al suo sviluppo. Il vantaggio per i soci è quello di ricevere un rendimento sul capitale e accedere a una serie di servizi comodi e sicuri.
Per accedere a questo prodotto bisogna possedere il libretto del Prestito sociale, con cui compiere tutte le operazioni di versamento e prelievo senza sostenere alcuna spesa.
Come aprire un libretto?
Per aprire un libretto è sufficiente recarsi presso uno dei Punti soci di un qualsiasi negozio Coop, portando con sé:
- documento d’identità;
- codice fiscale;
- Carta socio Coop Alleanza 3.0.
Si firma il contratto, si effettua il primo versamento e il libretto è operativo. È possibile chiuderlo in qualunque momento, venendo liquidati degli interessi maturati nello giorno stesso.
Si precisa che il deposito nel libretto del Prestito Sociale Coop non può superare i 36.500 euro e, in base alle norme anti riciclaggio, non si possono versare più di 2.999,99 euro a settimana.
Quali operazioni possono effettuare i soci?
Diventando un socio prestatore è possibile effettuare varie operazioni, senza spese extra, quali:
- versare e prelevare gratuitamente presso gli sportelli del prestito nei giorni di apertura dei negozi;
- versare o prelevare in contanti o tramite assegno;
- effettuare bonifici sul conto corrente bancario del socio prestatore o del delegato;
- usare la Carta socio o Coop Card in tutti i negozi per il pagamento della spesa alle casse;
- nominare fino a due delegati ad operare con il libretto di prestito sociale.
I rischi del Prestito Sociale Coop
Da qualche tempo si vocifera che il Prestito Sociale Coop potrebbe trasformarsi nel prossimo buco del risparmio italiano, andando a coinvolgere i milioni di persone che hanno versato i loro risparmi.
Nonostante il prestito si basi su valori mutualistici, sostenibili ed etici, potrebbe lasciare i risparmiatori privi di tutele, del salvagente del Fondo di Garanzia e, essendo classificato come credito chirografario, in caso di default della Coop, il cliente non godrebbe di alcun privilegio nella ripartizione degli attivi rimasti.
Va detto che prima di affidare il denaro a Coop Alleanza 3.0, il risparmiatore ha la possibilità di effettuare diverse di simulazione e constatare i possibili guadagni (piuttosto contenuti) e i servizi offerti.
Sicuramente il fatto che il supermercato sia uno dei maggiori colossi in Italia, gioca un ruolo importante. Tuttavia se le banche falliscono, non si può escludere che anche Coop Alleanza possa avere dei problemi.
Si pensi a CoopCa e le Coop Operaie di Trieste andate in default trascinando con sé i risparmi di circa 20.000 soci, per un totale di quasi 130 milioni. Oppure la Coop Muratori di Reggiolo, con 49 milioni di prestiti rilasciati da 2.000 risparmiatori.